Qui è riportato il 'simbolo' del viaggio. Grazie a Cecilia per il disegno.

Transamerica 2009

Transamerica 2009
Questo è il percorso della 'Transamerica 2009', che potrà subire variazioni dettate da condizioni atmosferiche e psico fisiche. E non rifiuterà altri mezzi di trasporto.

Patrocini e collaborazioni

Patrocini e collaborazioni

sabato 31 ottobre 2009

Test a Stoccolma III




L'albergo mi permette con il phon, di asciugare i vestiti, il sacco a pelo e gli altri oggetti bagnati la notte scorsa. Alle dieci della mattina sono pronto a risalire in bici, il cielo è ancora sereno, ma ci sono delle nuvole all'orizzonte che sono un po' troppo scure... Mi rimetto in strada, cercando di andare dalla parte opposta della perturbazione... ma lei è più veloce di me... non è la pioggia a sorprendermi dopo un'ora, ma la grandine, cerco riparo sotto un garage.... e attendo che smetta la bufera. Mezz'ora dopo tutto sembra essere passato, resta solo un forte freddo vento e la strada bagnata. Pedalo per tutto il giorno nella tundra svedese, poche case, pochissimi villaggi, ma va bene così... ho scelto questo luogo per la scarsità di abitanti e per le lunghe distanze solitarie. La strada è un continuo saliscendi, la bici chiamata Mi sento un po' stanchina è molto pesante e anche l'attrezzatura non è da meno. Alle 17.00 la temperatura è già di 8 gradi, l'oscurità vicina ed è tempo di fermarsi e montare la tenda, il vento è ancora forte e freddo. Prima però cerco un supermercato per una cena che mi immagino di pane e prosciutto... invece in un angolo del market vedo un caldo pollo arrosto... che compro e mangio con passione con le mani su una panchina fuori dal negozio... aggiungo pane, succo di arancia, acqua e un bombolone... ed è la cena più buona che ci sia.

Test a Stoccolma II





Salve a tutti, questo post per spiegare a grandi linee i sette giorni passati in Svezia a fare esperienza ed allenamenti. La prima notte Odino decide di dare il benvenuto o di mettere alla prova questo viandante: una forte pioggia si abbatte sulla tenda e un vento impetuoso la rende precaria.
Passano lente le ore, il freddo è intenso e mi accorgo che l'apertura della tenda non è ben chiusa, l'acqua è filtrata dentro... e non posso fare altro che aspetare la mattina mettendo i piedi nelle sacche della bicicletta che ho con me... e che sono impermeabili. I vestiti sono umidi, bagnati per la condensa della tenda, alla quale il vento strappa un tirante facendomela crollare addosso... pensate pioggia, vento, freddo, abiti bagnati e la tenda come sudario... bellissima prima notte cara Svezia.
Ma non posso abbattermi per questo: aspetto la mattina, cerco il sonno che fatica ad arrivare e cerco il calore con qualche movimento fisico. Da ormai dodici ore sono rinchiuso nel mio rifugio, e solo allora comincio a vedere la luce dell'aurora... aspetto ancora un po' ed esco... ora il cielo è sereno, cerco di riscaldare le membra con esercizi fisici e con il sole.Tutto è bagnato, non posso continuar così, ho bisogno di un albergo dove asciugare la roba, monto la bici, e parto. Dopo 70 km e 4 ore, mi fermo in un albergo.
Foto: letture in tenda, Il lupo della steppa. Hermann Hesse
Mano con calzino.
Tenda.

venerdì 30 ottobre 2009

Il prossimo allenamento in salita

Questo è il giro di allenamento della prossima settimana, con lo scollinamento del Serravalle e del San Baronto. Il giorno della partenza si avvicina ed è meglio mettere chilometri nelle gambe.

Marco

giovedì 15 ottobre 2009