Transamerica 2009
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domenica 23 marzo 2014
Ricordando Mauro Talini...
Nel gennaio 2013 Mauro Talini partiva da Ushuaia nella Terra del Fuoco... e per 25000 km avrebbe viaggiato sulla sua bicicletta per arrivare in Alaska... Una follia per molti, una cosa fattibile per chi conosceva Mauro. Ho conosciuto Mauro quando preparavo la Transamerica 2009, lo vidi in una foto su un giornale, partiva per Gerusalemme, sempre in bici. Lo chiamai, ci vedemmo... mi dette tante notizie sui viaggi in bicicletta in solitaria... lui era un grande esperto. Da quel giorno siamo sempre rimasti in contatto... ognuno con i propri progetti, ognuno con i propri sogni. Poi, dopo un lungo viaggio in bici in sud america, decise la grande impresa: fare tutto in continente americano sempre in solitaria in sette-otto mesi. ne aveva tanta di esperienza, aveva girato tutta l'Europa con la sua fedele due ruote. Era animato da una grande forza interiore, da una fede cattolica fortissima, aveva un fisico di granito, un'ironia rara. Era un uomo, profondo, umile, rispettoso e aveva un grande sorriso sempre pronto. Ed era diabetico, si portava l'insulina con sè......
Era partito dal sud del mondo, aveva passato la Patagonia, Atacama, la dorsale, occidentale del sud america, era arrivato in Messico, passando deserti, strade sterrate, salite, temperatura alte, vento forte... ma in quel maggio dell'anno scorso, in Messico, un Tir, ha messo fine al suo viaggio, alla sua vita.
Hasta siempre, Mauro.
Era partito dal sud del mondo, aveva passato la Patagonia, Atacama, la dorsale, occidentale del sud america, era arrivato in Messico, passando deserti, strade sterrate, salite, temperatura alte, vento forte... ma in quel maggio dell'anno scorso, in Messico, un Tir, ha messo fine al suo viaggio, alla sua vita.
Hasta siempre, Mauro.
lunedì 30 luglio 2012
Il Falco è arrivato al Salar
Dopo due settimane di pedalate, pochi giorni fa, Paolo è arrivato al Salar. Ecco il suo breve sms: "Caro nino, oggi sono arrivato davanti ala Salar, un'emozione fortissima. Un abbraccio"
Ora il deserto di sale lo deve attraversare....
Forza Falco, avanti così.
nino
domenica 8 luglio 2012
I Falco distende di nuovo le ali
Dopo due anni, aggiorno di nuovo il blog, e lo faccio per annunciare che Paolo Bastianello è partito per un nuovo viaggio in bicicletta. Il Falco è di nuovo in sella, mancava dal gennaio del 2010 e dopo aver pedalato in Russia, in Islanda e per due volte nell'estrema Patagonia, giovedì 28 giugno è volato in Bolivia. Affronterà il Salar de Uyuni, un enorme deserto di sale (12.000 km²), che contiene 10 miliardi di tonnellate di quel minerale. Anche questo è un ambiente estremo, l'attenzione e la concentrazione del Falco dovrenno essere ai massimi livelli, pochi gli errori che si possono commettere.
Giovedi è partito per Lima poi prenderà un volo per Arequipa e finalmente in bici fino a Puno poi proseguirà per La Paz, Oruro, fino ad attraversare il Salar de Uyuni poi,Tupiza fino al confine con l' Argentina. Da lì prenderà il pullman per Salta e poi ritorno in Italia il 31/07/2012.
nino
IL FALCO DISTENTE DI NUOVO LE ALI:
Pedala Falco, con potenza e tranquillità,
come tu sai fare.
Assapora gli odori del viaggio, della terra straniera ma tua,
i paesaggi, le notti stellate e buie.
Pedala Falco, per un'idea, per la libertà,
per i tuoi affetti, per i tuoi amici.
Vivi questa strada, questo bianco orizzonte
questo nuovo andare e tornare.
Pedala Falco, nel tuo sudore, nella tua fatica,
nei tuoi dubbi e nelle tue incertezze.
Fidati di te stesso, dei chilometri che hai vissuto,
della tua esperienza e della tua voglia di scoperta.
Pedala Falco, affidati alla tua tecnica, al tuo cuore di uomo
alla forza della tua volontà, alla tua sete di arrivare.
Avanti amico mio, avanti per una nuova avventura in una terra
di inestimabile bellezza..
Giovedi è partito per Lima poi prenderà un volo per Arequipa e finalmente in bici fino a Puno poi proseguirà per La Paz, Oruro, fino ad attraversare il Salar de Uyuni poi,Tupiza fino al confine con l' Argentina. Da lì prenderà il pullman per Salta e poi ritorno in Italia il 31/07/2012.
nino
IL FALCO DISTENTE DI NUOVO LE ALI:
Pedala Falco, con potenza e tranquillità,
come tu sai fare.
Assapora gli odori del viaggio, della terra straniera ma tua,
i paesaggi, le notti stellate e buie.
Pedala Falco, per un'idea, per la libertà,
per i tuoi affetti, per i tuoi amici.
Vivi questa strada, questo bianco orizzonte
questo nuovo andare e tornare.
Pedala Falco, nel tuo sudore, nella tua fatica,
nei tuoi dubbi e nelle tue incertezze.
Fidati di te stesso, dei chilometri che hai vissuto,
della tua esperienza e della tua voglia di scoperta.
Pedala Falco, affidati alla tua tecnica, al tuo cuore di uomo
alla forza della tua volontà, alla tua sete di arrivare.
Avanti amico mio, avanti per una nuova avventura in una terra
di inestimabile bellezza..
martedì 19 ottobre 2010
Nel nome di un amico.
Dopo un po' di tempo aggiorno il blog, e lo faccio ricordando un amico: Roberto di Spirito.
Roberto, uomo di legge e di giustizia, uomo di bontà e fermezza, uomo di amicizia e altruismo.
Non è con noi, ma sarà sicuramente da qualche altra parte, in qualche altra misteriosa forma.
Oppure è ancora con noi, ma in modo diverso.
Era forte il legame che ci univa, e la sua famiglia resta per me una parte importante di Roberto.
Pochi giorni fa siamo andati a trovare i suoi genitori; la loro accoglienza è stata come me la ricordavo, come me la immaginavo, calorosa, forte, e un po' triste.
Abbiamo tanto parlato, di vita, di speranze, di sogni, di morte, del loro figlio, dei loro altri figli, dei nipotini. Il babbo sempre apparentemente forte e deciso, la mamma sempre tenera e qualche volta con gli occhi bagnati quando ricorda... C'era anche la nipotina... che Roberto non ha conosciuto, ma che sapeva sarebbe arrivata. E' stato bello ritornare in quella casa, anche se ovviamente triste, è stato bello rivedere i genitori del mio amico, che un'autostrada o chissà cosa ha portato lontano.
Potrei dedicare molte righe a quest'uomo, ma forse non sarebbe stato contento, era un ragazzo schivo, non voleva esibirsi, ma solo vivere da uomo per gli uomini. Voleva avere un amore, una famiglia e amarle.
Certo... mi manca il mio amico, mi mancano le sue parole, la sua forza, il suo senso di giustizia, i suoi arrivi sul pesante tir... mi manca, certo che mi manca.
Però... però... quando intraprendo un viaggio, quando penso ad un nuovo progetto, ad un sogno... lui viene puntalmente a trovarmi, e lo fa facendomi incontrare i camion della ditta per cui lavorava. Quando in autostrada vedo un tir con una certa scritta... e sto pensando a qualcosa di nuovo... so che Roberto mi dice...: "Vai avanti amico mio, vai avanti."
Roberto, uomo di legge e di giustizia, uomo di bontà e fermezza, uomo di amicizia e altruismo.
Non è con noi, ma sarà sicuramente da qualche altra parte, in qualche altra misteriosa forma.
Oppure è ancora con noi, ma in modo diverso.
Era forte il legame che ci univa, e la sua famiglia resta per me una parte importante di Roberto.
Pochi giorni fa siamo andati a trovare i suoi genitori; la loro accoglienza è stata come me la ricordavo, come me la immaginavo, calorosa, forte, e un po' triste.
Abbiamo tanto parlato, di vita, di speranze, di sogni, di morte, del loro figlio, dei loro altri figli, dei nipotini. Il babbo sempre apparentemente forte e deciso, la mamma sempre tenera e qualche volta con gli occhi bagnati quando ricorda... C'era anche la nipotina... che Roberto non ha conosciuto, ma che sapeva sarebbe arrivata. E' stato bello ritornare in quella casa, anche se ovviamente triste, è stato bello rivedere i genitori del mio amico, che un'autostrada o chissà cosa ha portato lontano.
Potrei dedicare molte righe a quest'uomo, ma forse non sarebbe stato contento, era un ragazzo schivo, non voleva esibirsi, ma solo vivere da uomo per gli uomini. Voleva avere un amore, una famiglia e amarle.
Certo... mi manca il mio amico, mi mancano le sue parole, la sua forza, il suo senso di giustizia, i suoi arrivi sul pesante tir... mi manca, certo che mi manca.
Però... però... quando intraprendo un viaggio, quando penso ad un nuovo progetto, ad un sogno... lui viene puntalmente a trovarmi, e lo fa facendomi incontrare i camion della ditta per cui lavorava. Quando in autostrada vedo un tir con una certa scritta... e sto pensando a qualcosa di nuovo... so che Roberto mi dice...: "Vai avanti amico mio, vai avanti."
venerdì 13 agosto 2010
Per Marco (Gaspe)
Dopo molte settimane riesco ad aggiornare finalmente il blog. Cause lavorative mi hanno tenuto lontano dal computer. Da tempo una nuova idea, un nuovo viaggio vagabonda nella mia mente, ma in questi tempi sono stato lontano da casa, e non ho potuto curare il progetto.
A farlo è stato l'amico Marco Gasperini, 'amico del mio amico' Domenico, alias Scuppula.
Marco mi ha aiutato a dipanare un'idea, che poi è diventata progetto ed ora obiettivo.
Insomma questo post è a lui dedicato, un ragazzo davvero in gamba, una persona rara..., un amico.
Tra poco pubblicheremo il nuovo progetto-viaggio.
Un saluto a tutti
venerdì 4 giugno 2010
Valentina e Va-Lentina.
Quando ho scelto il nome della bicicletta che mi avrebbe accompagnato nella Transamerica 2009, ho seguito il consiglio di un'amica... l'ho chiamata Va-Lentina, per due semplici motivi, il primo perchè il viaggio sarebbe stato all'insegna della lentezza e il secondo, ma non meno importante perchè con il nome Va-Lentina e quindi Valentina, ho voluto sintetizzare l'affetto per tutti i ragazzi del Centro, in provincia di Como, dove ho lavorato l'anno scorso e dove sto adesso lavorando.
Valentina è una ragazza che frequenta il Centro, e con lei immediatamente sono sorti un'intesa profonda e una bella amicizia. Dando il suo nome alla bicicletta ho voluto rappresentare tutti i ragazzi disabili del Centro. Insomma, un nome, tante storie, un nome, tante persone.
Un saluto particolare quindi a Valentina
La foto è stata pubblicata con l'assenso dell'interessata.
venerdì 30 aprile 2010
25 aprile
Come ogni anno anche questo 25 aprile è passato con le dovute manifestazioni e celebrazioni. Ma ogni anno le persone sono sempre meno, i vecchi partigiani via via muoiono, la gente o almeno una parte tende a non partecipare a queste ricordanze. Con mio padre ero ad Agliana dove, lui e mio nonno Magnino, abitavano. Mio fratello invece era a Treppio, dove in combattimento fu ucciso Magnino.
Qui, ad Agliana, il 25 aprile è ancora sentito, tante sono le persone che partecipano ed è sentibile la commozione che li accompagna. Quest'anno il corteo è passato da tutti i cippi dei caduti per la libertà del Comune. Sono stato onorato di portare con mio padre una ghirlanda di alloro al monumento, situato nella piazza centrale del paese, di Magnino e dei altri tre partigiani caduti. E' stato bello porre la ghirlanda, essere vicino a mio padre, davanti a tutte le autorità ed al popolo aglianese a rendere omaggio a Magnino a Germano, Adelmo e Ivan Paolo. Mi piacerebbe parlare di mio nonno... di quando liberò un suo compagno dall'ospedale del Ceppo di Pistoia, di quando andò ad ordinare la bara all'amico Ivan Paolo, scoprendosi alle autorità del regime, di quando tesseva la tela dell'antifascismo aglianese. Oppure di quando era a capo della Brigata Bozzi, o del suo sacrificio sulla collina di Treppio per salvare tutti i suoi compagni.
Poi la sera, con l'amico Gaspe, è stato la volta del concerto dei Modena City Ramblers... ed è stata la serata degli ossimori. Sentivo i giovani che cantavano... 'no allo sfruttamento' e guardavo i loro vestiti, molti dei quali di aziende presenti nel libro nero delle multinazionali che sfruttano i popoli 'poveri'. Altro ossimoro: tanti, tantissimi si definiscono ecologisti... appoggiano giustamente le varie campagne per le Natura... ma poi lasciano l'area del concerto come una delle peggiori discariche. Gettano a terra di tutto. Ultimo ossimoro: cantano inni e vecchie storie senza sapere cosa comportano, da dove vengono, quanti morti hanno fatto... Insomma... una serata all'insegna degli ossimori.
Foto: Magnino Magni
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