E tu sei li', piccolo uomo ora barbuto, con tutto te stesso che lotta contra i venti, contro i demoni, contro se stesso. E capisci che non si puo' andare avanti, troppo il rischio, troppo forti le raffiche, il buon senso parla chiaro, e lo ascolti. Cullen e' vicino, e' dietro l'angolo, e anche se non e' fine tappa e' una meta intermedia, gia' preventivata in caso di vento forte. E arriva, Cullen, gli ultimi metri li faccio a piedi, e il vento fa cadere la bici tre, quattro, cinque volte, una volta mi impenna la ruota davanti, mi ferma, non mi fa andare avanti, gli ultimi cento metri a piedi sono durissimi. Cullen e' una stabilimento dove si lavora il gas, c'e' un gabbiotto di controllo con due guardie dentro, e' li' che trovo rifugio, dove Patriçio e Alvaro mi danno caffe' e latte e il gestore del distributore un grosso panino. E poi telefonano al capo del centro per farmi pernottare... mi danno cena, una comoda camera, la colazione e cibo per due giorni di viaggio. straordinaria la solidarieta' di questi uomini. Un grazie anche a Luis e Alexis. E' da loro che scopro che il vento oggi, soffiava dagli 80 ai 100 km orari.
La mattina dopo riparto presto, il vento e' minore alle prime ore dell'alba, rivedo i miei fantasmi, i miei demoni... sono sempre vicini, ma non sorridono, sono piu' rispettosi, non fanno sberleffi, sanno che sono riuscito ad arrivare a Cullen, sanno che sono riuscito ad arrivare a Cullen.
Ora vi scrivo da Rio Grande.
3 commenti:
Vai piccolo uomo...I fantasmi non potranno far altro che inchinarsi!
Berto
Bravo Nino, sono felice che tu sia arrivato così avanti.
Mi hanno detto che lì tira un brutto vento..perciò divertiti e finisci bene la tua "gita transamericana" con il sorriso sulle labbra e il sudore sulla fronte.
Ciao Nino,
è davvero bello leggerti, vedere quanta forza c'è dietro il volto che mi ricorda tanto il nonno Alessandro... Non ho bisogno di sapere cosa ti ha spinto ad intraprendere un viaggio dove affronti i tuoi fantasmi per essere fiera di te, del fatto che li guardi in faccia e non ti fai fermare. So che non c'entra niente, ma ogni volta che apro le tue pagine mi viene in mente José Martí, che in teoria ha in comune solo la lingua col luogo dove ti trovi... Ma mi vengono in mente sempre le solite parole e così te le scrivo (son due poesie):
He visto vivir a un hombre
con el puñal al costado
sin decir jamás el nombre
de aquella que lo había matado.
Alas vi nacer en los hombros
de las mujeres hermosas
y salir de los escombros
volando las mariposas.
Bacio Nino!
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