Transamerica 2009
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sabato 31 ottobre 2009
Test a Stoccolma II
Salve a tutti, questo post per spiegare a grandi linee i sette giorni passati in Svezia a fare esperienza ed allenamenti. La prima notte Odino decide di dare il benvenuto o di mettere alla prova questo viandante: una forte pioggia si abbatte sulla tenda e un vento impetuoso la rende precaria.
Passano lente le ore, il freddo è intenso e mi accorgo che l'apertura della tenda non è ben chiusa, l'acqua è filtrata dentro... e non posso fare altro che aspetare la mattina mettendo i piedi nelle sacche della bicicletta che ho con me... e che sono impermeabili. I vestiti sono umidi, bagnati per la condensa della tenda, alla quale il vento strappa un tirante facendomela crollare addosso... pensate pioggia, vento, freddo, abiti bagnati e la tenda come sudario... bellissima prima notte cara Svezia.
Ma non posso abbattermi per questo: aspetto la mattina, cerco il sonno che fatica ad arrivare e cerco il calore con qualche movimento fisico. Da ormai dodici ore sono rinchiuso nel mio rifugio, e solo allora comincio a vedere la luce dell'aurora... aspetto ancora un po' ed esco... ora il cielo è sereno, cerco di riscaldare le membra con esercizi fisici e con il sole.Tutto è bagnato, non posso continuar così, ho bisogno di un albergo dove asciugare la roba, monto la bici, e parto. Dopo 70 km e 4 ore, mi fermo in un albergo.
Foto: letture in tenda, Il lupo della steppa. Hermann Hesse
Mano con calzino.
Tenda.
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