
Come ogni anno anche questo 25 aprile è passato con le dovute manifestazioni e celebrazioni. Ma ogni anno le persone sono sempre meno, i vecchi partigiani via via muoiono, la gente o almeno una parte tende a non partecipare a queste ricordanze. Con mio padre ero ad Agliana dove, lui e mio nonno Magnino, abitavano. Mio fratello invece era a Treppio, dove in combattimento fu ucciso Magnino.
Qui, ad Agliana, il 25 aprile è ancora sentito, tante sono le persone che partecipano ed è sentibile la commozione che li accompagna. Quest'anno il corteo è passato da tutti i cippi dei caduti per la libertà del Comune. Sono stato onorato di portare con mio padre una ghirlanda di alloro al monumento, situato nella piazza centrale del paese, di Magnino e dei altri tre partigiani caduti. E' stato bello porre la ghirlanda, essere vicino a mio padre, davanti a tutte le autorità ed al popolo aglianese a rendere omaggio a Magnino a Germano, Adelmo e Ivan Paolo. Mi piacerebbe parlare di mio nonno... di quando liberò un suo compagno dall'ospedale del Ceppo di Pistoia, di quando andò ad ordinare la bara all'amico Ivan Paolo, scoprendosi alle autorità del regime, di quando tesseva la tela dell'antifascismo aglianese. Oppure di quando era a capo della Brigata Bozzi, o del suo sacrificio sulla collina di Treppio per salvare tutti i suoi compagni.
Poi la sera, con l'amico Gaspe, è stato la volta del concerto dei Modena City Ramblers... ed è stata la serata degli ossimori. Sentivo i giovani che cantavano... 'no allo sfruttamento' e guardavo i loro vestiti, molti dei quali di aziende presenti nel libro nero delle multinazionali che sfruttano i popoli 'poveri'. Altro ossimoro: tanti, tantissimi si definiscono ecologisti... appoggiano giustamente le varie campagne per le Natura... ma poi lasciano l'area del concerto come una delle peggiori discariche. Gettano a terra di tutto. Ultimo ossimoro: cantano inni e vecchie storie senza sapere cosa comportano, da dove vengono, quanti morti hanno fatto... Insomma... una serata all'insegna degli ossimori.
Foto: Magnino Magni