Qui è riportato il 'simbolo' del viaggio. Grazie a Cecilia per il disegno.

Transamerica 2009

Transamerica 2009
Questo è il percorso della 'Transamerica 2009', che potrà subire variazioni dettate da condizioni atmosferiche e psico fisiche. E non rifiuterà altri mezzi di trasporto.

Patrocini e collaborazioni

Patrocini e collaborazioni

sabato 28 novembre 2009

Atacama







Finalmente l'ossessione Atacama, il suo salar, uno dei luoghi piu' aridi della terra, la valle della Luna... S.Pedro e' solo la porta per queste bellezze e infatti e' troppo turistica, ma il salar e la valle...

L'arrivo ad Atacama... ma prima...










Grazie a tutti per le belle parole. Molte sono state le volte che ho ripetuto che questo sarebbe stato un 'viaggio', non una sfida, una performance, un'impresa sportiva. E' un viaggio, lento e costante senza tappe fisse... anche perche`non ne ho. Ieri sono arrivto a S. Pedro de Atacama un nome ricorrente... un'idea, una ricerca. Ma prima ho affrontato chilometri e chilometri di deserto costiero, ho incontrato paesi e conosciuto persone, persone che mi hanno sfamato, parlato e aggiustato la bici, come Erich, responsabile della ritrutturazione di un mercato del pesce, che mi ha saldato Va-Lentina, mi ha offerto pranzo, cena, dormire, colazione e tante parole. Grazie Erich, uomo, saldatore, cuoco, storico e botanico.




Per qualche giorno non ho avuato nemmeno copertura del cellulare, non potendo contattare l'Italia.

venerdì 20 novembre 2009

L'arrivo.



Sono arrivato a Tacna ieri mattina alle 4,45, ho rimontanto la bici (che si chiama Va-Lentina Mi sento uu po' stanchina) coadiuvato da una guardia dell'aeroporto. Ho percorso i primi 30 km quasi tutti nel deserto, al confine peruviano ho trovato funzionari molto gentili, a quello cileno lo stesso. Altri 30 km desertichi fino ad Arica, dove dopo un po' ho trovato un buon ostello. Dormo in un camerone con 8-9 letti. Ho preferito restare qui due notti perche' erano altrettante che non dormivo perche' in viaggio. Il sole e' sempre stato forte. Arica e' una citta' viva e vitale. Domattina parto per Cuya, che dovrebbe essere, come mi hanno detto qui, un 'pueblo pequeno'.
E forse non trovero' nemmeno ostelli come questo per giorni.
Un saluto.
nino

mercoledì 18 novembre 2009

Si parte...!

E l'avventura comincia con il volo verso il Perù e Tacna, dove, riassemblata la bici, si apriranno orizzonti e prenderà vita quel progetto che per ora rimane solo sulla carta. Si Parte...!

venerdì 13 novembre 2009

L'altra faccia dell'Africa.



Da anni l'Africa è immagninata, fotografata, considerata con un continente di povertà, guerre ed etnocidi. Il mondo occidentale così la considera, i mass media lo confermano, lo rassicurano, lo sottolineano. Personalmente ho vissuto 80 giorni in Mozambico e oltre a vedere lo scempio che hanno portato e che portano i colonizzatori europei, oltre a vedere la fame e la miseria dovuta allo 'stupro' di 500 anni di duro dominio portoghese, oltre a sentire la nuova voglia delle persone di colore, di divenire 'bianche', retaggio della colonizzazione, ho visto altre cose.
Ho visto la fierezza di un popolo, i sorrisi dolci di grandi e bambini, la voglia di andare avanti nonostante le difficoltà.

sabato 7 novembre 2009

Terre di allenamento.



Su queste strade mi preparo per la Patagonia.

venerdì 6 novembre 2009




Queste sono le terre dove mi alleno e dove abito, terre di una bellezza unica, contadina, naturale. L'uomo riesce sia a manterla intatta sia a sporcarle con immondizia, cemento e asfalto. Pensate che nel Padule di Fucecchio, una delle più belle zone umide d'Italia e forse d'Europa, dovrebbe nascere il nuovo deturatore... pensate... tonnellate di cemento e asfalto nel cuore della palude. Un invito agli amministratore comunali, provinciali e regionali a rivedere il progetto.
Foto: mai visti i gamberi fino a qualche anno fa in padule... l'uomo li ha introdotti... con il rischio di indebolire l'ecosistema
Tramonti in padule.

Stoccolma IV






Dice il mio amico Mauro Talini che se uno non dorme bene... la mattina dopo la bicicletta non va...
Ed ha proprio ragione, le quattro notti in tenda mi hanno davvero portato poco riposo, e la bici non va. Il film 'The Terminal' mi suggerisce l'idea giusta: pedalerò il giorno e riposerò la notte in aeroporto. Entro nell'airport di Arlanda vestito da ciclista, sudato e 'ventoso', porto con me in bagno Mi sento un po' stanchina, lì mi spoglio, mi asciugo e mi cambio. E' ora di cena, ad Arlanda puoi mangiare ogni cosa, non manca la scelta. Mi alimento decentemente ed è già ora di dormire, un comodo divano mi accoglie a braccia aperte, il sonno arriva veloce e tranquillo. La mattina dopo, un bel cappuccino, due paste ed è tempo di pedalare.
Le foto rappresentano il ristorante, il giaciglio, la vista della 'camera' , la colazione e un treno per Stoccolma... mai preso.

Stoccolma V





Strade ed immagine della Svezia.