All'improvviso la sento arrivare, è notte, il vento ulula... e la Patagonia torna prepotente, senti il suo richiamo, senti la sua voce, il suo canto. Come le sirene di Odisseo ammaliano questo viandante... e non voglio cera nelle orecchie, legatemi all'albero della nave, ma lasciatemi ascoltare il vento patagone, il fuoco di Atacama, la legge del deserto. Lasciatemi ascoltare il canto delle donne e della luna, il rumore della pioggia che cade nel mare, il calore della fatica. No, non voglio cera nelle orecchie come i marinai dell'uomo di Penelope. Voglio solo sentire il richiamo della natura, il richiamo della foresta, le parole delle notti stellate nel deserto. Mi sveglio un attimo... dove sono... nel letto di casa mia, ma il vento patagone ormai si è impossessato della mia anima, riarsa dal sole cileno. Conosco quel vento, conosco le sue parole: vuole tornare a casa. Ma non è ancora tempo, non è ancora il momento, non è ancora il momento. Ma la decisione è da tempo presa: riprendere il cammino.
Tutte le foto di questo post sono di Paolo Bastianello.
3 commenti:
e sarebbe l'ora si....ma di sparge sugo per i campi e concimalli...che ce n'è di bisogno
Ma...Penelope..che ne pensa?
(Sogna Sottovoce)
NAVE SENZA ANCORA
Che hai pensato.. Ramingo..
ascoltando le sirene?
Creature magiche e ammalianti.. di effimera essenza.
Avvicinale.. Ramingo..avvicinale..
che parole sussurrano alle tue orecchie?
Seducenti ti tendono le mani..sorridendo invitanti.
Che aspetti ..Ramingo..
prendi le loro mani e abbandonati all' abbraccio.
Destati.. Ramingo ..destati!
Non vedi che ti han circondato?
Chiama il vento.. presto..chiama il vento patagone!
E arriva violento trascinandoti lontano..
in salvo sulla tua nave..
costruita senza un'ancora.
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